“CHI è L’AUDIOPROTESISTA”

Mag 4, 2022

L’audioprotesista è la figura professionale di riferimento che fornisce tutte le informazioni necessarie riguardanti il percorso pre e post applicazione protesica che  accompagna il paziente  nel suo percorso riabilitativo.

I significativi i mutamenti che nell’ultimo decennio  hanno interessato le professioni sanitarie hanno riguardato anche la figura  dell’audioprotesista che unitamente allo sviluppo tecnologico e all’istituzione dei corsi di laurea ha portato ad un nuovo approccio pre e post applicazione  protesica tale  da accompagnare e guidare il paziente  nel suo percorso riabilitativo.

Il  passaggio dalla vecchia figura dell’audioprotesista va intesa non come rimedio ad un errore del passato ma come evoluzione naturale del nostro tempo.
Negli anni 80 a causa di una scarsa cultura audioprotesica e delle limitate possibilità applicative , l’ apparecchio acustico era visto con diffidenza sia dall’opinione pubblica che da gran parte della classe medica.
L’audioprotesista è oggi la figura professionale di riferimento in grado di fornire tutte le informazioni necessarie pre e post applicazione protesica

 Il profilo professionale distingue un ambito di collaborazione col medico , mediato dalla prescrizione medica, da un ambito di   automia che si concretizza nella scelta, fornitura adattamento e controllo dei presidi uditivi, ovvero nella gestione globale degli apparecchi acustici propriamente detti e di tutti i dispositivi progettati  per correggere il danno uditivi e prevenirne gli effetti.
Le competenze dell’audioprotesista, intese come capacità, abilità e conoscenze, sono i vari valori del nuovo audioprotesista .

Tralasciando le competenze di base, e quelle trasversali:

  1. Fondamentali sono le competenze tecniche propriamente intese che spaziano dai principi di funzionamento degli apparecchi acustici alle tecniche di audiometria protesica;
  2. Nozioni di anatomo fisio patologia, perché solo sulla base di come opera il sistema uditivo nel normoudente che dal punto di vista pratico si ha l’unico modo per avere dei parametri che consentono di far sentire un ipoacusico. Gli interessa conoscere se pur in minima parte quel che si sa delle sue patologie perché alcuni fenomeni patologici influiscono sulla possibilità di protesizzare e sui modi di protesizzare.

Oggi le persone si sorprendono nel vedere che gli attuali apparecchi acustici non hanno nulla a che vedere con quelli di ieri.
Le “banane beige” del passato sono state rimpiazzate da eleganti modelli dal medesimo gradevole aspetto di qualsiasi altro moderno strumento di comunicazione.

L’Audiomedical Cagliari ha fatto un vanto del suo centro poter spesso coniugare tecnologia ed eleganza nel poter fornire la migliore soluzione acustica senza dover rinunciare quando possibile al desiderio estetico dell’utente ipoacusico.

Cosa significa essere ipoacusici?

Più che alla causa, bisogna far riferimento alla sede della lesione; in base alla quale  varia la problematica del paziente.
La sede può essere uno dei segmenti in cui è suddiviso l’apparato uditivo: orecchio esterno, medio e interno.
Lesioni a carico dell’orecchio esterno e medio provocano Ipoacusie di Trasmissione determinate da un’alterazione dei meccanismi preposti alla trasmissione del suono;
Lesioni a carico dell’orecchio interno provocano Ipoacusie Neurosensoriali determinate da alterazione a carico degli elementi nervosi (C.C.I. e/o C.C.E.).

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